Gucci, tra tradizione e modernità
Bellissime ispirazioni
Quando la creazione si adatta...
Fama senza confini
Il mondo equestre rimase fonte di ispirazione anche durante gli anni '50, che videro la nascita della riga verde-rosso-verde che deriva direttamente dal tradizionale sottopancia. Questa striscia è ancora oggi inseparabile dal marchio. Questo decennio fu anche quello dell'apertura di boutique a Milano e New York, che diedero a Gucci una presenza internazionale e una statura come simbolo del lusso contemporaneo. Quando Guccio Gucci morì nel 1953, i figli Aldo, Vasco, Ugo e Rodolfo rilevarono l'attività.
Gli anni '60 segnano una svolta nei rapporti tra il marchio e le celebrità dell'epoca. I prodotti Gucci, infatti, divennero ben presto famosi per le loro linee senza tempo, e amati dalle star del periodo d'oro di Hollywood e Cinecittà, ma anche dal Jet Set emergente. Il successo è tale che le creazioni stesse diventano star. Ad esempio, il classico mocassino Gucci, decorato con l'iconico morsetto, entrato nella collezione permanente del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York. Ma anche il celebre foulard in seta stampata Flora realizzato per la Principessa di Monaco, su richiesta personale di Grace Kelly.
Negli anni '70 il marchio si espanse in Estremo Oriente con boutique che fiorirono a Tokyo e Hong Kong. Il marchio è diventato famoso per la sua miscela unica di audacia innovativa e leggendaria artigianalità italiana. Le icone Gucci sono state reinventate e declinate in molteplici forme e colori, dalla semplice pelle scamosciata marchiata con il logo GG, ai materiali più lussuosi utilizzati, ad esempio, per realizzare pregiati cappotti in coccodrillo con fibbie argentate sagomate per cinture a testa di serpente.
Gucci collega passato, presente e futuro
La prima sfilata di Gucci ebbe luogo nel 1981, nella città in cui è nato il marchio. La rinascita della grande casa ebbe luogo quando Tom Ford divenne direttore creativo di Gucci nel 1994. Infuse nel marchio di lusso un senso di audacia e provocazione che trovò un'eco immediata nel mondo del glamour e della moda. Tacchi a spillo e abiti scollati in jersey di seta con dettagli metallici divennero da un giorno all'altro gli emblemi della visione seducente e prestigiosa di Ford. Nel 1999 Gucci stringe un'alleanza strategica con Pinault-Printemps-Redoute e, da azienda monomarca, si trasforma in un gruppo multimarca del lusso.
Lo straordinario successo globale di Gucci contribuisce a far sì che il marchio sia considerato il marchio di lusso più desiderabile del pianeta. Esplorando l'ineguagliabile patrimonio di Gucci e attingendo alla consumata arte degli artigiani interni, Frida Giannini, nuovissima direttrice artistica, ha creato una visione esclusiva per Gucci, fondendo passato e presente, storia e modernità. Sotto la guida di Frida Giannini, una grande corrente d'aria fresca arriva per ringiovanire la tradizione di innovazione della casa e infonderle nuova vita.
Gucci continua a concentrare i suoi sforzi sul rafforzamento dei valori che hanno costruito la sua invidiabile reputazione, basata su quasi 90 anni di storia: esclusività, qualità, "made in Italy", artigianalità italiana e dominio nel mondo della moda. Distinguendosi dai suoi concorrenti, Gucci ha il vantaggio di poter affermare il posizionamento del proprio marchio, coniugando modernità e patrimonio, innovazione e artigianalità, evidenziando tendenze e raffinatezza.
La Maison fiorentina ha lanciato all'inizio del 2010 due progetti basati sui concetti di rispetto e attenzione verso gli altri, due valori che fanno parte del DNA di Gucci. Un programma ambientale globale per ridurre il proprio impatto sull'ambiente e il lancio della prima collezione Gucci per bambini, che intensifica ulteriormente la reputazione di qualità e rilevanza del marchio, essendo esclusivamente "made in Italy".